2025 – La rete RSMMS al lavoro per migliorare gli standard europei sulla regolarizzazione dei migranti, con un focus sul modello spagnolo

Il 14 gennaio si è riunito a Madrid il gruppo di regolarizzazione dei migranti senza documenti organizzato dalla Rete Sindacale per le Migrazioni Mediterranee e Subsahariane (RSMMS). All’incontro hanno preso parte i sindacati europei appartenenti alla rete (CGIL, Italia, CCOO, Spagna, CGT – Francia, CFDT, Francia, FGTB, AVC-CSC, Belgio) oltre alla partecipazione della Confederazione dei sindacati tedeschi – DGB, di Picum (Platform for International Cooperation on Undocumented Migrants) e della FES (Friedrich-Ebert-Stiftung) Tunisia.

Durante la prima giornata, i partecipanti hanno discusso i punti chiave da elaborare nella proposta che verrà lanciata durante la conferenza conclusiva del gruppo di lavoro e che si propone di alzare gli standard per la regolarizzazione dei migranti senza documenti nei paesi europei dell’UE. Sono emerse molte convergenze, in particolare alla luce della presentazione del regolamento spagnolo frutto di un intenso dialogo sociale tra le parti sociali ed il governo.

La riunione è avvenuta presso la sede di CCOO Comisiones Obreras, che ha invitato il gruppo a partecipare ad un evento ufficiale di presentazione del nuovo regolamento spagnolo di migrazione che si è tenuto nella giornata successiva, il 15 gennaio, presso l’Istituto Nazionale della Pubblica Amministrazione l’INAP (agenda 15 gennaio).

L’evento ha visto la partecipazione del segretario generale di CCOO Unai Sordo e della Ministra per l’inclusione Sociale e Migrazioni, nonché di autorevoli ospiti.  Unai Sordo nel suo intervento ha chiesto ‘una migliore gestione dei flussi migratori, maggiori risorse per accelerare le regolarizzazioni e la volontà politica di contrastare la xenofobia e il razzismo, perché il dibattito sulla migrazione non è “sì o no”, ma “come”’. Nella sessione pomeridiana si è svolta una tavola rotonda in cui il gruppo di lavoro sulla regolarizzazione dei migranti senza documenti ha illustrato le singole esperienze nazionali nonché messo in evidenza il lavoro della rete e l’importanza della condivisione e dello scambio tra i sindacati dei paesi europei, mediterranei e dell’Africa sub-sahariana.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *